Firmato il Protocollo d’Intesa tra Anci Toscana e Slow Food Toscana. Un patto che va oltre il semplice accordo istituzionale, ma è una comunanza di intenti per percorrere e tracciare strade nuove, aderenti a quella che ormai diffusamente viene chiamata Transizione ecologica. Strade che, proprio sul tema della centralità del cibo, come insieme di atti produttivi e culturali, possono dare non solo un contributo determinante alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale e climatico, ma anche dare risposte in termini sociali ed economici. È proprio partendo dall’importanza che l’agricoltura, le foreste e le politiche del cibo hanno sulla tutela del patrimonio rurale e culturale toscano, quale presidio e salvaguardia dell’ambiente, delle tradizioni e delle tipicità locali, che Anci Toscana intende rappresentare gli interessi dei Comuni in questi settori, affiancandoli sulle principali linee di sviluppo e di pianificazione. Proprio per queste motivazioni l’Associazione negli ultimi anni ha rivolto una particolare attenzione alle filiere produttive e agroalimentari, alla forestazione e alla valorizzazione delle aree marginali e montane, favorendo percorsi di valorizzazione delle specificità locali.
I principali temi sui quali Anci Toscana e Slow Food Toscana si impegneranno saranno quelli di promuovere e attivare iniziative congiunte, destinate a creare nuovi modelli di sviluppo locale incentrati sulla valorizzazione delle filiere agroalimentari, sulla sostenibilità ambientale, sulla valorizzazione del patrimonio storico culturale dei territori toscani al fine di contribuire alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del mondo rurale; promuovere un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori che, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, saranno i narratori dei loro territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali. Un turismo fatto di esperienze e che cammina i territori; favorire l’incontro tra comunità di produttori e altri soggetti che a vario titolo possono essere coinvolti nelle filiere, implementando, a livello locale l’attuazione degli obiettivi del Green Deal Europeo e dell’Agenda ONU 2030, al fine di promuovere progetti specifici che coinvolgano le Amministrazioni locali, reti di imprese, Consorzi, Comunità del Cibo, aziende di ristorazione collettiva e non, filiera del turismo e dell’accoglienza, e il mondo della Scuola e della Ricerca.