#IoSonoCampus intervista Saverio Ferrara, Responsabile Risorse Umane e Vice Direttore Generale, Finance, Operation del Touring Club Italiano che, con Fondazione Campus, organizza la seconda edizione dell’Executive Master in Management dello Sviluppo Turistico Territoriale i cui termini per l’iscrizione scadono domenica 31 ottobre 2021.
Qual è il significato del master nel contesto del settore turistico e quali sono le sue possibilità di occupazione e di inserimento all’interno del mercato del turismo?
Come Touring Club Italiano abbiamo una storia di rilievo nell’ambito del turismo che ci permette di essere uno dei player più importanti nel settore non solo dell’hospitality con i nostri villaggi, ma anche in quello del turismo responsabile, conoscitivo, in grado di valorizzare gli elementi culturali del paesaggio. Riteniamo che questo master offra possibilità fondamentali per l’attuale mercato del lavoro perché garantisce ai partecipanti non solo competenze settoriali ma anche un contributo a 360 gradi che potrà portare un valore aggiunto nel settore del turismo culturale. Come Touring Club Italiano proponiamo anche uno stage post master a due partecipanti così da offrire un contributo fattivo pratico, esperienziale e operativo al mondo del lavoro. Il tutto con l’obiettivo di preparare operatori specializzati, con competenze dedicate e un bagaglio culturale pratico così da renderli candidabili alle migliori posizioni sul mercato.
Nel titolo del master è presente la parola “territoriale”. Quanto conta nella preparazione di un nuovo management del turismo la conoscenza specifica del territorio?
Oggi il turismo è evoluto: non è è più solo un’esperienza di massa o balneare ma si avverte sempre più la necessità di conoscenza dei territori, delle loro caratteristiche, degli aspetti peculiari, sia in ambito etico e sociale, sia in ambito paesaggistico. Ecco perché l’hashtag “territoriale” assume un valore fondamentale in quanto prepara non soltanto alla definizione di una figura professionale dell’operatore turistico generico ma anche alla costruzione di competenze con una forte vocazione ai territori. Competenze che possano fornire un elemento di differenza per la progettazione turistica e che, con questo master, pensiamo di potere garantire.
Un altro concetto imprescindibile è quello della sostenibilità applicata al turismo. Il master rispetta anche questa vocazione?
Assolutamente. Ormai l’ambiente struttura la nostra realtà ed è necessario vivere un esperienza turistica che sia sostenibile. La sostenibilità diventa per questo un altro elemento imprescindibile nella costruzione delle professionalità del partecipante al master. Per un professionista che sia in grado non solo di andare a declinare gli aspetti più generali del turismo, ma anche a valorizzare quegli elementi di differenza che sono oggi fortemente sentiti anche dai giovani e, quindi, la sostenibilità e il rispetto del territorio, un turismo non più di massa ma rispettoso della realtà che incontra.
Servono competenze specifiche per un turismo che tornerà a essere un driver imprescindibile della ripresa economica ma anche per un turismo diverso. Che tipo di aspettative possono avere i partecipanti al master in questo senso?
Crediamo che il turismo sia già in forte ripresa. E che la curiosità dei nostri formandi sia quella di chiedere conoscenze e competenze che permettano loro di definire e delineare progetti in ambito turistico in grado di valorizzare gli elementi della sostenibilità, dell’etica e del rispetto dell’ambiente. Che sono, oggi, i driver fondamentali per un turismo non più soltanto e puramente di consumo. Penso che i nostri formandi avranno un grosso interesse a progettare in ambito turistico situazioni e possibilità che possano consentire di godere delle bellezze del territorio sapendole rispettare.
Executive Master in Management dello Sviluppo Turistico Territoriale. Per informazioni e iscrizioni qui.