Sotto l’azzurro fitto/del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: «più in là»”
Il più in là cantato da Eugenio Montale è un’attitudine al viaggio che si alimenta di esperienze, racconti, narrazioni. Anche se la nostra meta è il paesaggio che abbiamo tutti i giorni davanti agli occhi. Perché, come scriveva Italo Calvino, “Anche quando pare di poche spanne, un viaggio può restare senza ritorno.”
Perché il viaggio non è distanza, ma bellezza, comunità, sostenibilità, occhi per guardare, parole per raccontarlo.
Il viaggio è una storia che esiste solo se la sappiamo raccontare.
Per questo abbiamo chiesto agli studenti che seguono l’insegnamento “Itinerari turistici e paesaggio come patrimonio culturale” del corso di laurea triennale in Scienze del Turismo tenuto da Enrica Lemmi, Direttrice dell’Accademia del Turismo di Fondazione Campus e professoressa ordinaria presso l’Università di Pisa, di descrivere e raccontare un viaggio aprendo semplicemente una finestra della loro casa. E abbiamo chiesto loro di descrivere il paesaggio che si vede da quella finestra come se fosse una meta turistica usando il linguaggio dello storytelling. Perché quello che i nostri occhi vedono da una finestra descrive il senso del vero viaggiatore. E quando abbiamo occhi per vedere e parole per raccontare quel viaggio diventa un’esperienza che merita sempre di essere raccontata.
Oggi apriamo la finestra di Martina Polloni…
In tutta la mia vita non ho mai guardato il paesaggio dalla mia finestra dando per scontato ciò che ci fosse oltre. Ma oggi mi trovo qui, con i gomiti appoggiati sul davanzale, per vedere cosa offre la finestra ai miei occhi e quali sensazioni ed emozioni suscita in me.
In lontananza scorgo la casetta in muratura costruita da papà con forno a legna, barbecue e un tavolo per quindici persone. È l’ideale per organizzare cene in compagnia, soprattutto d’inverno quando lì dentro si sta al caldo della stufa. Nessuno rifiuta mai l’invito quando si tratta di mangiare la pizza fatta nel forno o la carne alla brace. Inoltre, a fare da sfondo al pranzo o alla cena c’è lo stupendo panorama del lago di Massaciuccoli e della costa di Viareggio e di Pisa, nei giorni di cielo sereno si vedono anche la Gorgona, la Capraia e l’Isola dell’Elba.
In primo piano invece c’è il cortile cementato dove io e mio fratello da piccoli giocavamo a calcio, pallavolo e basket, quando avevamo il canestro. Si tratta di una zona perfetta in cui far svagare i bambini intrattenendoli con vari sport. Inoltre durante le ore più calde della giornata è completamente riparata dal sole, dato che è coperta dalla casa, quindi durante il periodo estivo può essere un rifugio perfetto dal caldo tremendo. Poi ci sono due tavoli dove è consigliato mangiare la pizza o la carne alla brace durante la stagione estiva quando stare dentro la casetta con il forno accesso diventa insostenibile. A fare da colonna sonora ai pranzi e alle cene c’è il canto delle cicale, che ci accompagna ininterrottamente dalla mattina alla sera.
Per ultimo vedo la siepe e gli alberi, paesaggio tipico di Corsanico. Mi sento chiedere da tutta una vita se non preferirei abitare a Viareggio invece che in collina, ma la mia risposta ogni volta è la stessa: preferisco farmi 10 minuti in più di macchina ma vivere immersa nella natura e nel silenzio che regnano nel mio paesino perché mi trasmettono serenità e un senso di pace interiore. Dietro quella siepe si ha un immenso prato dove si coltivano varie verdure con cui arricchiamo i nostri pasti invece di comprarle al supermercato, e ci sono due ciliegi e un albicocco che nel mese di giugno ci deliziano in abbondanza con i loro frutti. È anche il luogo adatto in cui lasciare i cani liberi a scorrazzare nel verde.
Il paesaggio che vedo dalla mia finestra oltre la siepe è l’ideale per chi ama fare passeggiate all’aria aperta immerso nella natura, dato che il mio paesino vanta diversi boschi con sentieri segnati che conducono alle città limitrofe. Oggi giorno che viviamo in città molto inquinate dove vengono ridotti sempre più gli spazi verdi, è consigliabile passare le proprie vacanze immersi nel verde riscoprendo i sentieri che percorrevano i nostri nonni, i sapori dei frutti e delle verdure dati dai nostri splendidi orti.
Appoggiata alla finestra sento il rumore delle campane della Chiesa, che si trova a 300 metri da casa mia, e ciò mi riporta alla mente che durante i mesi di luglio e agosto viene organizzato il “Corsanico Festival” focalizzato sullo storico e monumentale organo seicentesco, realizzato da Vincenzo Colonna. Ogni anno ospita grandi artisti del panorama musicale internazionale, sia organisti che cantanti lirici, orchestre e cori. Questo eccezionale strumento rende il mio paesino la destinazione ideale anche per gli amanti di musica che desiderano scoprire realtà musicali sconosciute più piccole e sconosciute.