La Via Francigena punta a diventare patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Questo il cuore della risoluzione, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. La risoluzione chiama la Toscana a prendere l’iniziativa nel sostegno al riconoscimento che da più parti, e ormai da più di dieci anni, si cerca di ottenere. La Via Francigena in Toscana interessa 39 Comuni, per 380 chilometri che attraversano trasversalmente la regione.
L’atto di indirizzo impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Ministero della Cultura affinché continui a sostenere, con sempre maggior incisività, il percorso della candidatura Unesco del tratto italiano della Via Francigena di concerto con tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, e con il sostegno tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene”. Allo stesso tempo, la Regione dovrà attivarsi “nei confronti del Governo e del Ministero della cultura, affinché venga intrapreso ogni sforzo utile per arrivare ad una progettazione comune di una candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’intero percorso della Via Francigena sul territorio europeo, e quindi a riprendere l’iniziativa nei confronti degli altri Paesi interessati”.
La Francigena ha un rilievo culturale e un impatto turistico e socio-economico con importanti ricadute sulla Toscana diffusa. Nel fiorire di cammini storici, religiosi e naturalistici che attraversano la regione, ha una particolare valenza simbolica: rappresenta l’idea di Europa, attraversa quattro nazioni e, in Italia, sette Regioni. L’iniziativa per ottenere il riconoscimento è stata presa una prima volta nel 2010, poi è stata ripresa nel 2017. La candidatura ha incontrato il favore del Ministero dei beni culturali ed è stata inserita nella lista propositiva nazionale, ma è ferma dal gennaio 2019. Nel 2020, ci sono stati incontri tra i ministeri dei quattro Paesi per addivenire a un progetto unitario di candidatura Unesco dell’intera Via Francigena. La Toscana ha investito oltre 21 milioni di euro, a partire dal 2009 e continua a investire. La Regione si è fatta portavoce e capofila e si impegna a dare un’ulteriore spinta all’iniziativa.