La 20a edizione della Settimana europea delle Regioni e delle Città (#EURegionsWeek) si svolgerà dal 10 al 13 ottobre 2022 all’insegna dello slogan “Nuove sfide per la coesione dell’Europa”. Il programma ibrido di quest’anno comprende una mostra virtuale e sessioni online e in loco dedicate a transizione verde, coesione territoriale, transizione digitale, empowerment dei giovani.
Oltre 1.000 relatori provenienti da tutta l’UE e non solo interverranno nel corso di 386 ore di conferenze interattive distribuite su 4 giorni, mentre più di 80 videoclip mostreranno storie e testimonianze di progetti concreti. Regione Toscana sarà tra i protagonisti della manifestazione attraverso l’organizzazione di workshop e la partecipazione a numerosi eventi dedicati ai giovani, sicurezza alimentare, digitale, dati e turismo. In particolare Regione Toscana è la regione coordinatrice dell’evento dedicato ai sistemi alimentari dal titolo: Sustainability of European Food Systems: Best practices from European regions.
Il Workshop si svolgerà in modalità ibrida mercoledì 12 ottobre 2022, dalle ore 16.30, oltre a Regione Toscana saranno presenti le seguenti regioni europee: Regione dei Paesi Baschi (ES), Regione Pays de la Loire (FR) e la Regione South Ostrobothnia (FI). L’evento proporrà dei contributi da parte delle regioni e degli attori regionali sugli impegni in importanti obiettivi europei, come quelli proposti dalla strategia Farm to Fork, con un focus specifico sui sistemi alimentari.
Sistemi alimentari che in Toscana continuano a correre forte, soprattutto all’estero con una crescita del 15% tra aprile e giugno dell’agroalimentare regionale, per un valore complessivo di 920 milioni di euro. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni del secondo trimestre del 2022 con 124 milioni di euro in più di prodotti Made in Tuscany venduti al di fuori dei confini nazionali. “C’è fame di Toscana nel mondo. Il trend delle esportazioni continua a dimostrare una grandissima capacità di penetrazione dei nostri prodotti di qualità all’estero nonostante il quadro internazionale sempre più complicato e l’inflazione che sta mordendo tutti i paesi – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – È un segnale incoraggiante che deve farci riflettere sull’importanza strategica del nostro agroalimentare. Ma è anche un primato che è costantemente minacciato da fenomeni come le contraffazioni, l’agropirateria e l’italian sounding e che va difeso in maniera chiara e netta”.
“Le aziende agricole sono il perno di questo primato che garantisce ricchezza, occupazione, tutela del paesaggio e della biodiversità, turismo rurale e promozione. L’agricoltura e l’agroalimentare devono tornare al centro dell’agenda politica di questo paese”. A spingere le esportazioni all’estero è il mercato europeo con oltre 525 mila euro di prodotti commercializzati (+15%) con la Germania che da sola ha acquistato quasi un quarto del nostro agroalimentare (+24%) per un valore di 139 milioni di euro. Seguono la Francia (+18%) con 98,7 milioni di euro, la Svizzera (-1%) con 36,5 milioni di euro, Paesi Bassi (+1%) con 27 milioni di euro, la Spagna (+9%) con 17,5 milioni di euro e l’Austria (+17%) con 17 milioni di euro.