Si stanno per ultimare le iscrizioni al Master in Economia Civile per il turismo, il benessere dei territori e una nuova cultura d’impresa. Promosso dal Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e dalla Fondazione Campus, il percorso di studi intende fornire un approccio innovativo all’economia di mercato e alla governance delle istituzioni e delle organizzazioni aprendo alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica come obiettivi etico-economici fondamentali.
Per parlare delle possibilità e della prospettive che la formazione in economia civile può offrire, #IoSonoCampus ha sentito Giulia Giorgetti, ex studente della Smart School e oggi attiva nel marketing e nel controllo di gestione per l’impresa sociale Terra di Tutti.
Raccontaci la tua esperienza formativa sull’economia civile. Perché l’hai scelta, quali aspettative avevi e come ti sei trovata?
Sono stati proprio gli argomenti di economia civile ad avermi incuriosita, anche perché era la prima volta che sentivo parlare di questo tema. Ho trovato subito un percorso formativo lineare e preciso, con docenti preparati, provenienti da diversi background e in grado di costruire un’esperienza completa e coinvolgente.
Qual è stata successivamente la tua esperienza di inserimento nel mondo del lavoro?
Prima di cominciare a studiare economia civile stavo già lavorando. Non ho quindi sfruttato la formazione per ottenere un ingresso nel mondo del lavoro ma per approfondire le mie conoscenze e perfezionarmi nella mia esperienza lavorativa come volontaria a Terra di tutti.
Come e quando nasce Terra di tutti e com’è avvenuto il tuo inserimento?
Terra di tutti è un’impresa sociale che nasce nel 2018 ma diventa operativa nel 2019 con l’obiettivo di sostenere l’artigianato e tramandare i mestieri artigianali. Il tutto, producendo in economia circolare oggetti artigianali a partire da materiali e prodotti scartati da altre aziende o dalla comunità. Fin dall’inizio della mia esperienza ho messo a disposizione di Terra di tutti le mie competenze di controllo di gestione e di contabilità. Piano piano, poi, ho preso in mano sempre più mansioni e attività come il marketing, la comunicazione e anche la cura di tutti i clienti.
In che modo l’esperienza formativa in economia civile ti ha aiutata?
La formazione specifica mi ha agevolato tantissimo proprio dal punto di vista del marketing, facendomi riflettere su quelli che sono i punti di forza e di debolezza della nostra realtà. Quando uno lavora è concentrato sulla quotidianità e, spesso, non riflette sulla visione che gli altri possono avere di lui. Invece, il punto di vista esterno è sempre molto utile e questa astrazione mi ha aiutato a mettere nero su bianco quelle che sono le caratteristiche della nostra attività in Terra di tutti e a trasferirle all’interno di un documento utile per partecipare ai bandi o a qualunque tipo di concorso e, comunque, per presentarci all’esterno in maniera molto più lineare e comprensibile.
Da nativi digitali a nativi sostenibili: come farne un lavoro?
Occorre sfruttare la sinergia tra le due cose, ovvero trasferire attraverso il digitale la cultura della sostenibilità: diventare più sostenibili parte dalla comunicazione e la comunicazione lavora sul digitale. Questo è possibile partendo dalla scuola e dall’educazione che deve investire sul digitale per essere al passo con i i tempi e fare in modo che ogni generazione sia raggiunta da questo messaggio.
Inclusione, cultura, ambiente: quanto è importante tenere assieme queste tre cose per il territorio e per le persone?
Fondamentale. Perché sono tre aspetti completamente interconnessi tra loro. Il tema cruciale è sicuramente quello del rispetto perché riguarda l’inclusione, è determinante nella cultura come rispetto per il bello, per il lavoro e per le tradizioni che lo tramandano nel tempo e, ovviamente è centrale nel concetto di ambiente. Proprio su questi tre parametri si fonda la missione di Terra di tutti che punta a includere le persone che sono rimaste fuori dal mondo del lavoro attraverso la cultura della trasmissione dei mestieri artigianali ispirati all’arte e sviluppati in maniera responsabile.
Come ti vedi nei prossimi tre anni?
Mi vedo sempre in Terra di tutti, all’interno del team che attualmente sta trainando l’azienda. E confido che avremo dei collaboratori perché questo vorrà dire che saremo cresciuti e che la nostra missione di mettere assieme le tre parole di prima, ovvero inclusione cultura e ambiente, ha avuto successo e il pubblico ci ha riconosciuto il lavoro fatto all’interno di questa nostra azienda dinamica.
Master in Economia Civile per il turismo, il benessere dei territori e una nuova cultura d’impresa.
I partecipanti potranno svolgere attività lavorativa, sia dipendente sia in forma autonoma e imprenditoriale, in relazione agli ambiti della qualificazione e valorizzazione territoriale-ambientale (turismo, sviluppo locale, ambiente, cibo, città, energia), dell’inclusione sociale (servizi sociali, salute, diritti umani) e della promozione e valorizzazione civile e culturale (arte e cultura, educazione e impegno civico).
Per informazioni e iscrizioni:
https://www.laureainturismo.it/master-iscrizione-e-selezione/