Andare per presepi lungo la Via del Volto Santo, sulla tratta ordinaria del treno Lucca-Aulla, nell’ottica di un turismo lento e sostenibile. La Via del Volto Santo diventa così l’occasione per coniugare la valorizzazione dei presepi e l’itinerario culturale, attraverso il tema del pellegrinaggio e dell’ispirazione religiosa. L’iniziativa Il Treno dei Presepi, promossa e organizzata dalla Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici (Feisct) e dall’associazione nazionale Città dei Presepi, in collaborazione col Comune di Fivizzano e la Regione Toscana, è stata presentata dall’assessore regionale alla mobilità e infrastrutture Stefano Baccelli.
Ha spiegato l’assessore: “È un’iniziativa importante e rappresenta anche un modello per tutta la Toscana, la Toscana diffusa, per i nostri borghi perché riguarda sia la mobilità che la cultura. Lungo tutto il percorso si potranno apprezzare non solo i presepi ma la qualità di questa porzione di Toscana”.
Ecco quindi emergere l’interesse per i borghi, per il turismo lento che incontra il tema dei presepi e che ben si sposa con queste necessità contribuendo a valorizzare luoghi e territori di grande fascino, riportando l’attenzione sui valori del Natale. La novità dell’iniziativa sta nel raccontare un percorso ordinario, utilizzabile da chiunque in qualsiasi momento: una tratta dalle molteplici suggestioni che attraversa paesaggi di rara bellezza. Un itinerario che, in Toscana, vede il Comune di Fivizzano come capofila del Protocollo d’Intesa per la valorizzazione della Via del Volto Santo.
“Il Comune dei 100 borghi – ha aggiunto il sindaco di Fivizzano Giannetti – punta anche sui 100 presepi. C’è la volontà di creare questo bellissimo percorso, che è stimolante per tutte le nostre frazioni e c’è grande interesse, grande partecipazione: una bella idea che questa iniziativa esalta”. Il Treno dei Presepi si inserisce nel progetto nazionale Terre di Presepi, ovvero l’itinerario presepiale più lungo d’Italia. E racconta il Natale attraverso il presepe valorizzando l’identità dell’Italia diffusa, le tradizioni, l’artigianato, oltre a promuovere forme di turismo sostenibile.