È pronto a partire il Treno di Dante per il suo viaggio inaugurale e simbolico il prossimo 6 giugno 2021. Nell’anno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, un convoglio storico è stato messo a disposizione dalla Fondazione FS italiane per collegare Firenze e Ravenna con un itinerario slow. Tra fascino, cultura e bellezze naturalistiche, un percorso lungo l’Appennino, nei luoghi che hanno ispirato la produzione letteraria di Dante Alighieri, dalla sua città di nascita, Firenze, fino alla città romagnola dei mosaici in cui il Sommo Poeta completò la composizione del ciclo della Commedia e trascorse, in tranquillità e ispirazione, gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1321.
Il primo viaggio simbolico del convoglio è in programma domenica 6 giugno con partenza alle ore 14.30 dalla stazione di Firenze. A bordo viaggerà il Maestro Riccardo Muti che farà sosta a Marradi (FI) dove dirigerà l’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi. Il treno accoglierà tutti gli orchestrali per proseguire verso Ravenna, con arrivo in serata (ore 20). Il Treno di Dante aprirà poi ufficialmente le corse il 26 giugno, per viaggiare sulla linea ferroviaria Faentina, la prima in Italia ad attraversare gli Appennini, i sabati e le domeniche fino al 10 ottobre per un totale di 28 giornate. L’itinerario parte da Firenze e arriva a Ravenna con quattro fermate intermedie sia all’andata che al ritorno: Borgo San Lorenzo e Marradi (in territorio toscano), Brisighella e Faenza (in territorio romagnolo). Il progetto sperimentale del Treno di Dante, finanziato con 420mila euro di risorse regionali e sviluppato da APT Servizi con Toscana Promozione Turistica avrà la partenza fissata alle 8.50 da Firenze, con arrivo previsto a Ravenna per le 12.20. Ritorno invece alle 17.55, con arrivo a Santa Maria Novella alle 21.
Spiega Andrea Corsini, assessore emiliano-romagnolo al Turismo: “Rispondiamo a una nuova domanda di turismo esperienziale. Si viaggerà in modo sostenibile lungo gli scenari di un’antica tratta ferroviaria”. E, ancora: “Il treno di Dante rappresenta una proposta unica nel suo genere, in grado di offrire ai visitatori di tutto il mondo un viaggio diverso rispetto ai tragitti tradizionali, con la possibilità di soggiornare lungo le località più significative presenti sulla tratta. Un sistema di mobilità di grande qualità e valore identitario che permette anche di valorizzare e aiutare l’economia di tutti quei gioielli del nostro Appennino che hanno le caratteristiche per emergere nella mappa turistica internazionale”.