Alla scoperta di una terra e del suo rapporto simbiotico con la bicicletta. A partire dal paesaggio, dei borghi, della sua storia e arte, del suo cibo e del suo vino. Toscana in bicicletta è una nuova guida dedicata al cicloturismo. Spiega il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: ”Un testo che onora la Toscana perché la valorizza, individua e commenta i percorsi ciclabili, ma non solo. Un ausilio per il turista che ha intenzione di percorrerla sulle due ruote a pedali, per comprenderne l’essenza fatta di storia, cultura, arte e buon vivere. Quindi anche all’insegna della sua scoperta in tutte le sue declinazioni, non ultima anche quella enogastronomica”.
L’esplosione delle vacanze in bicicletta è un trend che conferma quello che sta avvenendo già dal 2019. Il cicloturismo in Italia aveva già allora fatto registrare oltre 55 milioni di pernottamenti, con una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, qualcosa come il 5,6% del totale dei ricavi provenienti dal settore, di cui 3 miliardi generati dal turismo internazionale.
Il 2020 aveva poi registrato qualche difficoltà in ambito turistico per le incertezze legate alla pandemia, ma non per il cicloturismo, che ha continuato a crescere tanto nel 2020 quanto nel 2021.
In Toscana, poi, l’attenzione al mondo della bici è davvero alta. Basti pensare a tutti i percorsi ciclo storici che nel corso degli anni sono stati riscoperti e riportati in auge, vere e proprie occasioni che uniscono sport e scoperta del territorio. A partire dalla più conosciuta, come l’Eroica, ma proseguendo con l’Intrepida di Anghiari, la Leonessa, l’Ardita solo per citarne alcune. “Un modo di vivere la bicicletta d il territorio – ha proseguito Giani -, esperienze a tutto tondo. Con tutto quel che ne consegue per l’indotto di tanti borghi e zone interne”. La bicicletta sta vivendo una nuova stagione, grazie anche al progresso della tecnologia e all’avvento della bici a pedalata assistita. Un mezzo che avvicina molte più persone a luoghi spesso difficilmente accessibili, grazie all’energia pulita fornita dall’elettrico. All’Abetone, ad esempio, “il movimento in termini economici generato in estate dal cicloturismo permette quasi paradossalmente di superare quello prodotto dal turismo invernale”.
Insomma, dalla Francigena all’Abetone, dall’Amiata all’Arno, dalla via Romea a quella Matildica passando per la ciclovia del Sole verso l’appennino tosco emiliano, la Toscana delle due ruote a pedali è una scoperta continua e imprevedibile. In bici per vivere paesaggi, sensazioni e scenari davvero unici.