Torna Il mare più bello, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano che, da oltre vent’anni, offre una panoramica annuale sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola, capaci di offrire una vacanza a Cinque Vele. Dalle Cinque Terre alla costa cilentana, dalla Maremma toscana al Salento, dalla selvaggia Isola di Capraia fino all’arcipelago delle Tremiti: la guida racconta nel dettaglio 45 tra le più belle località balneari della penisola, selezionate tra ben 98 comprensori turistici, sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali.
Dopo la Sardegna, con sei comprensori turistici a Cinque Vele, segue la Toscana con 3 comprensori. In Toscana le Cinque Vele sventolano quest’anno sui comuni dei comprensori della Maremma, della Costa d’Argento e dell’Isola del Giglio e sull’Isola di Capraia. Spiega Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente: “La nuova edizione della nostra guida racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali. Le località a Cinque Vele che premiamo oggi rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. Una vacanza nuova rispetto a quella di vent’anni fa, più consapevole, fatta di esperienze all’aria aperta, escursioni in bicicletta o trekking, di visite ai borghi storici e ricercati momenti di benessere”.
La Maremma di nuovo protagonista con l’Isola del Giglio che si conferma come una delle perle del Tirreno. “Ancora una volta vengono premiati l’Isola del Giglio e il Comprensorio della Costa d’Argento – sostiene il Sindaco Sergio Ortelli. Si tratta di un bel biglietto da visita per i nostri turisti. Vedere le bandiere sui pennoni del porto scendendo dal traghetto danno immediatamente la sensazione della bellezza del luogo e dell’ambiente che lo circonda, tanto più in un momento in cui la fragilità degli ecosistemi e della natura è messa a rischio da politiche impattanti. Il Giglio ha sempre dato dimostrazione di puntare a uno sviluppo sostenibile che ne garantisse il rispetto della sua ricchezza naturalistica, in mare e sull’Isola”.