#IoSonoCampus ha intervistato Irene Paolinelli, 25 anni, Social Media Trainee del Gruppo PPE al Parlamento europeo a Bruxelles, e collaboratrice con l’area marketing di Ecobnb, startup italiana di turismo sostenibile. Irene si definisce “una ragazza italiana nata e cresciuta sulle colline toscane tra Lucca e il mare” lo studio l’ha portata a Valladolid, in Spagna, e a Lisbona, in Portogallo. “Un recente viaggio in Brasile mi ha illuminato sulla sostenibilità sociale e ambientale di cui la nostra società ha bisogno – racconta Irene –. Fin da bambina sono stata spinta dalla scoperta di nuove culture e dall’apprendimento di diverse lingue straniere. Sono appassionata di turismo sostenibile, marketing e progetti di impatto sociale.” Il suo motto? “Chi vive deve essere preparato ai cambiamenti” (Goethe, Viaggio in Italia).
Puoi descrivere il tuo attuale lavoro?
Sono Social Media Trainee del Gruppo PPE al Parlamento europeo a Bruxelles. Faccio parte del team che si occupa di gestire la comunicazione sui social media del Gruppo PPE, dalla creazione dei contenuti alla strategia. Il gruppo PPE è il gruppo politico più numeroso e più rilevante all’interno del Parlamento europeo, impegnato nella creazione di un’Europa più forte, costruita al servizio dei suoi cittadini.
Allo stesso tempo, durante il tempo libero, collaboro con l’area marketing di Ecobnb per la redazione di articoli per il loro blog legati al tema della sostenibilità e del turismo sostenibile. Ecobnb è infatti una startup italiana di turismo sostenibile premiata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) nel 2017 per l’eccellenza nell’innovazione nel turismo. Ecobnb è un’impresa sociale che mira a promuovere strutture ricettive eco-sostenibili a livello mondiale e la sua missione principale è creare una community dedicata al turismo sostenibile e diffondere un turismo che rispetti l’ambiente, il patrimonio e le comunità locali.
Puoi raccontare gli inizi della tua attività?
Ho appena iniziato a lavorare al Parlamento europeo: mi sono trasferita a Bruxelles a metà febbraio, e per il momento posso solo raccontarvi il mio grande entusiasmo, la mia voglia di impiegare al meglio tutte le mie energie in questa nuova esperienza, raggiungendo nel miglior modo possibile tutti gli obiettivi e affrontando con serenità le varie sfide. Ho sempre sognato di poter prendere parte alle Istituzioni Europee, e finalmente il sogno è diventato realtà.
Per quanto riguarda la collaborazione con Ecobnb, tutto è iniziato nel 2019, quando stavo iniziando a fare ricerca per il mio progetto di tesi magistrale in Marketing presso l’Università di Lisbona ISEG, Lisbon School of Economics & Management. Avendo studiato Scienze del Turismo al Campus volevo trovare un argomento di tesi che unisse l’area del turismo, per la quale ho sempre avuto una grande passione fin da piccola, con quella del Marketing. A Lisbona lavoravo part-time, parallelamente agli studi universitari, come Project Assistant a Startup Lisboa . Si tratta del principale Startup Incubator presente sul territorio portoghese, un’associazione privata senza scopo di lucro che fornisce agli imprenditori uno spazio per uffici, servizi di mentoring, partnership strategiche, accesso agli investimenti, e attività di networking. A Startup Lisboa ho avuto l’opportunità di confrontarmi con migliaia di imprenditori internazionali, mentor, investitori, permettendomi così di fare un passo avanti nella comprensione delle dinamiche internazionali e le principali sfide del mercato globale. Analizzando vari progetti internazionali di startup che facevano parte del network avevo percepito che il turismo sostenibile era diventato negli ultimi anni un’area molto importante e caratterizzata da diverse sfide. Realizzato questo, ho iniziato ad approfondire il tema e nel mese di settembre 2019 ho vinto una borsa di studio per partecipare alla Summer School SIGERIC in Lunigiana sul turismo rurale ed enogastronomico durante la quale ho avuto la riconferma dell’importanza del tema e mi sono prefissata come obiettivo di svolgere un progetto di tesi magistrale legato al turismo sostenibile.
Ho iniziato a fare ricerca online e ho trovato Ecobnb. Sono riuscita a parlare con i fondatori, che fin da subito sono stati molto disponibili nel condividere informazioni etc., e ho deciso così di fare il mio progetto di tesi in collaborazione con loro, andando a esplorare le ragioni per la scelta delle strutture ricettive sostenibili da parte dei viaggiatori. Il lavoro di tesi si è svolto brillantemente, così a partire da Novembre 2019, un mese prima della laurea, abbiamo deciso di collaborare per la parte di Marketing, in particolare per la redazione di articoli per il blog sui temi legati al turismo sostenibile in Portogallo.
Qual è stata la decisione lavorativa più importante della tua vita?
Nel corso delle mie esperienze lavorative la più grande sfida è stata fare lo Scouting di 100 progetti internazionali di start-ups riguardanti la mobilità green per l’ITS European Congress 2020, il più grande evento interamente dedicato alla mobilità intelligente e alla digitalizzazione dei trasporti organizzato da ERTICO – ITS Europe in collaborazione con la Commissione Europea. Startup Lisboa era stata incaricata di occuparsi dell’area Start-ups del congresso e dei 100 progetti che si erano candidati solo 45 avrebbero avuto accesso al congresso per esporre i loro progetti nell’area dedicata alle Start-ups. In una settimana ho dovuto analizzare da sola tutti questi progetti considerando come parametri di selezione il business model, gli aspetti innovativi, la grandezza del progetto, le potenzialità di crescita nel mercato futuro e l’area del settore di trasporti in cui attuavano. Era la prima volta che mi veniva affidato un compito con tali responsabilità. È stato difficile scegliere e comunicare ai fondatori dei progetti non selezionati i motivi per i quali non erano stati chiamati a partecipare al congresso, poiché tutti i progetti erano di un livello di qualità molto elevato ed ero consapevole che avevano investito tempo e denaro per candidarsi alla selezione. Allo stesso tempo dovevo fare il briefing ai 45 progetti selezionati, ma vista la situazione COVID c’era molta incertezza generale sull’organizzazione dell’evento. Sapevo che coloro che avrebbero dovuto partecipare dovevano organizzarsi in anticipo per venire a Lisbona per partecipare al congresso, ma allo stesso tempo ero impossibilitata a comunicare loro informazioni chiare. Si è trattata di una situazione molto frustrante e complessa.
Un’altra grande sfida lavorativa è stata ricoprire il ruolo di responsabile principale di un evento molto importante organizzato da Startup Lisboa, proprio nel momento in cui si stava diffondendo il panico iniziale del Coronavirus in Portogallo. Si trattava di Launch in Lisbon, un Soft Landing Program di 3 giorni dedicato a imprenditori stranieri, aziende o investitori che erano interessati a trasferire il loro business a Lisbona. La mia supervisor era in maternità, mi aveva quindi passato il testimone per prendere in mano le redini dell’organizzazione dell’evento. Era inizio Marzo 2020, sapevo che l’Italia era già in lockdown, ma la situazione in Portogallo sembrava essere ancora sotto controllo. I partecipanti del programma provenivano da tutto il mondo: Messico, Brasile, USA, Francia, Canada… e avevano fatto un lungo viaggio per arrivare fino a Lisbona. Una volta iniziato l’evento la situazione Covid ha iniziato a peggiorare rapidamente, così è stato mio compito occuparmi dei partecipanti, risolvere imprevisti tecnici e organizzativi last-minute per arrivare nel miglior modo possibile fino alle fine di questi 3 giorni intensi. A causa della situazione Covid sorgevano sempre cambi di programma, imprevisti last-minute, e i partecipanti volevano tornare il prima possibile nel loro paese di origine. Devo dire che è stata una situazione molto stressante, una grandissima sfida, il momento in cui ho dovuto mettere alla prova tutte le mie capacità di problem solving.
Il valore dell’esperienza formativa per comprendere le dinamiche e lo sviluppo del tuo lavoro.
Per quanto mi riguarda, l’esperienza formativa è stata la base imprescindibile per comprendere le varie dinamiche e lo sviluppo delle mie esperienze lavorative. La scorsa settimana, una mia ex professoressa dell’Università di Lisbona mi ha chiesto di partecipare come testimonial all’Open Day del corso magistrale in Marketing per condividere la mia esperienza con i futuri alunni. Agli studenti che mi chiedevano se il corso fosse maggiormente pratico o teorico ho ripetuto varie volte: Non esiste pratica senza teoria!
La formazione è fondamentale e oggi giorno sempre di più, visto che si presentano sempre nuovi concetti e programmi da imparare. Prima di tutto, è fondamentale ascoltare attivamente tutti coloro che ci circondano e che incontriamo nel nostro percorso di vita, dai nostri colleghi ai nostri amici, perché possono sempre insegnarci cose nuove. Tra i miei colleghi e gli amici ho sempre cercato di identificare delle figure nelle quali mi riconoscevo dal punto di vista umano e professionale. Queste figure mi hanno quotidianamente stimolata a continuare il mio percorso formativo. Il mio suggerimento per arricchire l’esperienza formativa è uscire dalla comfort zone cercando sempre di essere aperti a varie tematiche e interessi, non solo quelli riguardanti il lavoro. Ho sempre cercato di partecipare a varie iniziative e vari corsi in parallelo agli studi universitari e alle esperienze professionali. Per esempio due anni fa ho partecipato a un Hackathon di beneficienza che si chiama Charity Makeover in cui l’obiettivo era contribuire alla realizzazione di progetti per ONG locali, e ho avuto l’opportunità di prendere parte a un gruppo composto da persone con diversi background per realizzare la strategia del brand (logo, descrizione della mission, della vision e dei valori) di una ONG situata a Lisbona “Make Food and Not War” che mira a riunire la comunità di Lisbona intorno alla cucina vegetariana tradizionale e alla musica del Medio Oriente, dell’Africa e del Sud America, il tutto cucinato con amore da rifugiati e migranti che vivono in Portogallo. È stato un weekend intenso in cui ho imparato tantissimo!
Un consiglio concreto per gli studenti del Campus.
Il consiglio migliore che posso dare agli studenti del Campus è di buttarsi e guardare sempre avanti senza paura! Il professore Arnoldi di Sociologia del Campus ci ribadiva spesso durante le sue lezioni una frase ripresa dal libro “Arte di ascoltare e mondi possibili” di Marianella Sclavi, un’etnografa, attivista e accademica italiana:
“Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista!”.
Siate ambiziosi, puntate in alto e non accontentatevi del primo contrattino di lavoro. Nel 2017 ho fatto la mia prima esperienza professionale in una DMC a Lisbona, attraverso lo stage trovato in collaborazione con il Career Service del Campus. Alla fine dei 5 mesi di tirocinio, il CEO mi chiamò in ufficio elogiando il lavoro da me svolto all’interno dell’azienda, chiedendomi se fossi interessata a rimanere. Io avevo però ben chiara in testa l’idea di voler continuare a studiare, non volevo fermarmi alla laurea triennale. Cercate fin dai primi anni universitari di capire cosa vi piace e cosa non vi piace fare; i vostri talenti, le vostre migliori capacità. Cercate di capire ciò in cui siete bravi. Il vostro obiettivo non deve essere rimanere nella mediocrità, ma raggiungere l’eccellenza cercando di impegnarvi sempre e dare il vostro meglio in tutto quello che fate! Siete stati dotati di molte capacità e con i vostri mezzi dovete cercare di tirarle fuori. Cercate di mantenervi attivi e fare diverse esperienze di lavoro iniziando dai lavoretti estivi durante gli anni universitari perché solo attraverso l’esperienza imparerete a conoscere voi stessi e che tipo di vita volete avere. Tutte le esperienze che vivete sono una ricca fonte di insegnamento per raggiungere gli step futuri. Cercate di dare la priorità alle cose più importanti per il vostro futuro. Per esempio giocavo a pallavolo a livello professionistico fin dall’età di 14 anni, e durante gli anni universitari, in particolare il momento in cui sono partita per l’Erasmus, ho dovuto prendere la decisione di cessare questa attività sportiva agonistica per focalizzarmi su attività legate al mio percorso professionale. Mettetevi in discussione senza avere la presunzione di sapere già tutto. Cercate sempre di circondarvi di persone stimolanti che emanano energie positive.
Le prospettive di sviluppo del settore del turismo nei prossimi dieci anni: come sta cambiando, come occorre aggiornarsi, quali competenze serviranno.
Cerco di rispondere a questa domanda considerando le ricerche che ho fatto per il mio progetto di tesi magistrale sulla domanda di strutture ricettive sostenibili, tenendo presenti anche i temi discussi durante i vari webinars dell’UNWTO a cui ho assistito durante il lockdown e il report della Commissione Europea “Behavioural changes in tourism in times of COVID-19”.
Ovviamente, come ben noto, il turismo è uno dei settori maggiormente colpiti nell’ultimo anno a livello mondiale. Si parla del 2020 come una stagione mancata. Da ogni crisi comunque sono fiduciosa che nascano delle opportunità per il futuro.
Per avere una ripresa del settore del turismo e per cercare di capire le prospettive di sviluppo nei prossimi dieci anni, a mio avviso è importante innanzitutto cercare di comprendere quali siano le nuove tendenze di viaggio, capire cosa cercano i viaggiatori nell’era COVID, cosa cambierà e cosa cercheranno i viaggiatori nell’era Post-COVID. Come ha detto il Presidente del Consiglio Draghi nel suo discorso di insediamento al Senato, alcuni modelli di crescita dovranno cambiare, ad esempio il modello di turismo. La capacità di adattamento risulta estremamente importante e a questo proposito elenco di seguito gli aspetti principali che reputo essenziali per aggiornarsi:
- Si parla di domestic tourism e staycation, infatti non è un caso che Airbnb sul suo sito abbia scritto “Vicino è bello” (“Go near” nella versione inglese). Le persone saranno meno inclini a effettuare viaggi lontani dalla propria residenza e tenderanno a viaggiare più vicino a casa esplorando le zone circostanti.
- Sicurezza e igiene sono diventati dei criteri chiave per la scelta delle destinazioni e delle attività turistiche. Per esempio Turismo de Portugal, l’equivalente dell’ENIT Italiano, ha lanciato nell’aprile 2020 il marchio “Clean and Safe” per evidenziare le imprese turistiche portoghesi conformi alle misure di igiene e di controllo COVID-19, al fine di promuovere il Portogallo come una destinazione sicura. Le misure di protezione prese in considerazione sono la formazione dei dipendenti, l’informazione ai clienti, i dispositivi di protezione necessari e i protocolli internazionali di pulizia. Entro agosto 2020, più di 20 000 imprese turistiche si erano iscritte. Nei media si discute spesso su quali siano le destinazioni più sicure. Questa è diventata una caratteristica fondamentale a livello di promozione del territorio. Ad esempio, ho letto recentemente che le isole Canarie si stanno promuovendo attivamente come una delle destinazioni più sicure per la stagione 2021.
- Si parla di digitalizzazione dei processi dei servizi turistici per diminuire l’interazione fisica e aumentare le tecnologie contactless.
- La preferenza per le esperienze outdoor nella natura, prediligendo così un turismo rurale in luoghi isolati di montagna o campagna invece che nelle città.
- Politiche di cancellazione flessibili permettendo ai viaggiatori di prenotare e cancellare la propria vacanza senza nessun costo aggiuntivo.
- Utilizzo dell’automobile come mezzo di trasporto per andare in vacanza invece che i trasporti pubblici.
- Maggiore attenzione verso la sostenibilità. In questo periodo ci siamo fermati, abbiamo riflettuto maggiormente e mentre noi essere umani eravamo in lockdown, la natura ci ha dimostrato di riuscire a continuare a vivere. Abbiamo capito che l’uomo non è un essere invincibile. Sono convinta che durante l’era COVID abbiamo sviluppato una maggiore consapevolezza riguardo ai temi della sostenibilità, delle nostre responsabilità verso le generazioni futuri e delle conseguenze delle nostre azioni. Abbiamo messo in discussione il modello di turismo di massa mordi e fuggi.
- La comunicazione è diventata una parte fondamentale per tutte le imprese operanti nel settore del turismo. Curare la propria immagine digitale, investire sulla creazione della brand identity e sulle strategie di Marketing è diventata la base per ogni business. È importante e lo sarà sempre di più. È necessario fornire informazioni chiare e limitare l’incertezza dei viaggiatori.
Riguardo il tema della sostenibilità e dell’orientamento della nuova domanda turistica, ho recentemente scritto un articolo sul blog di Ecobnb: Perché i Viaggiatori Preferiscono una Struttura Ricettiva Sostenibile. Se volete saperne di più potete trovare qui anche il mio intero progetto di tesi magistrale. Buona lettura!