#Focus – Comunità. Adventure e undertourism: orientamenti per l’estate 2021

Foto di Free-Photos da Pixabay

L’outdoor e l’adventure travel si pongono tra i primi travel trend del 2021 confermando la richiesta di vacanze attive. Su tre fronti: attività fisica, immersione nella natura e nella cultura locale in connessione con gli usi e costumi della destinazione. Il mercato di riferimento è molto vasto e in costante crescita: il 19% degli europei sceglie queste vacanze, pari a 140 milioni di persone. Ammonta a 1.626,7 miliardi di dollari il valore dell’adventure travel market globale stimato nel 2026. Nel 2020 il 49% degli italiani ha scelto vacanze open air. Si stima che nel 2021 gli italiani che sceglieranno questo tipo di vacanze cresceranno del 26,2%.

Nel contesto europeo l’Italia si conferma in crescita e si colloca al quarto posto con la particolare tendenza a privilegiare anche l’aspetto culturale. Si conferma la richiesta crescente dei viaggi all’aria aperta, a contatto con la natura, ricchi di attività sportive diverse e di esperienze da ricordare e soprattutto in modo sicuro, distanziato e sostenibile. Il turismo outdoor si definisce in settori specifici come: adventure specializzati di Mtb & e-bike, trekking, percorsi avventura e arrampicata, escursioni a cavallo, skydiving & paragliding, sport fluviali (rafting & canyoning) e sport acquatici in generale (vela, windsurf, surf, Sup e kayak). L’Europa e il Nord America rappresentano il bacino principale di provenienza degli adventure traveler, ma è anche uno dei più attivi per presenza di tour operator specializzati nelle nicchie di mercato. Il turista che cerca l’avventura, a livello europeo, ha buone capacità di spesa e un buon livello di istruzione. Le generazioni Y e Z si orientano maggiormente a questo tipo di turismo, inoltre si prevede una crescita nella fascia di età 30-40 anni e sotto i 30 per l’hard adventure travel.

L’altro trend individuato per l’estate 2021 è quello relativo al turismo di prossimità. Le persone cercano sempre più destinazioni lontane dalla folla rivitalizzando itinerari meno conosciuti: il 38% degli italiani si definisce molto interessato al tema della sostenibilità, il 15% sceglie specificamente vacanze sostenibili. L’aspetto che emerge in modo più evidente è l’undertourism: un nuovo modo di viaggiare alla scoperta di esperienze autentiche, inaspettate, che rispettano l’ambiente, oltre le mete del turismo di massa e nel rispetto delle esigenze di distanziamento sociale. Li chiamano anche viaggi esperienziali. Ed è in particolare la natura del luogo a determinare ritmo, esperienze e attività da svolgere con mezzi e attrezzature che consentano di esplorare lentamente gli ecosistemi, tanto in montagna quanto su laghi e fiumi. È questo un turismo che ci porta anche in territori e luoghi già noti, magari a pochi chilometri da casa, ma che, con occhi diversi, consente di aprire nuovi mondi e nuove prospettive da piccoli particolari che ci erano magari sfuggiti, come una fontana o un panorama. Consentendo, anche, di stabilire nuove relazioni.

 

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