Tra smart working, chat e connessione permanente siamo ormai abituati a non disconnetterci mai dallo schermo. C’è chi la definisce come una nuova forma di misticismo, di sicuro è una tendenza globale: il Digital Detox (disintossicazione dal digitale) sta moltiplicando le sue esperienze dall’Australia agli Stati Uniti, passando per l’Europa. Basta tenere il telefono spento, in una cassetta di sicurezza o in camera. Ha cominciato le sue attività anche un tour operator specializzato proprio in Digital Detox che offre esperienze fuori dal tempo offrendo la possibilità a singoli, gruppi, aziende o scolaresche che si vogliano liberare dalla schiavitù dell’iperconnessione.
Sono, infatti, sempre di più anche le aziende che scelgono per i loro dipendenti, i corsi-vacanza Digital Detox con il coach di benessere digitale, ma sono tanti anche i genitori che si sottopongono all’esperienza: “Per le aziende è importante motivare i lavoratori a superare le sfide, rafforzare i legami, iniziarli a un utilizzo più consapevole del digitale per il loro benessere e per essere più produttivi, allo stesso modo molti genitori vogliono imparare per insegnare ai figli”.
In questo senso viaggiano anche le esperienze offerte dalla Toscana, tanto nella campagna della Maremma o della Val d’Orcia, quanto in città. Arezzo Digital Detox, per esempio, è una sfida che invita a dimenticare per qualche ora smartphone, tablet e pc, con l’obiettivo di ritornare poi a utilizzarli con rinnovata consapevolezza. Un itinerario alla scoperta di un centro storico da ammirare in maniera lenta, godendosi un tempo ritrovato che permette di riflettere, ricollegarsi alla propria vita, ai propri obiettivi, ai propri affetti, senza le distrazioni causate da notifiche e messaggi non necessari.
Chi partecipa ad Arezzo Digital Detox, riceve un kit di accessori che lo guida in una passeggiata pensata in 10 tappe alla scoperta di altrettanti luoghi iconici di Arezzo. Per ogni tappa viene suggerito un consiglio di benessere digitale. Per circa due ore, utilizzando gli strumenti del kit, ci si immerge nella bellezza di architetture, atmosfere, profumi, grazie anche alla possibilità di ritrovare un po’ di silenzio.
Nessun obbligo di postare continuamente autoscatti su Facebook o foto delle meraviglie gastronomiche su Instagram, niente più tweet sui massimi sistemi del senso di viaggiare come metafora del vivere. “Solo” passeggiate nei boschi, panorami da osservare, silenzi da assaporare e il Digital Detox si realizza senza quasi accorgersene instaurando un altro modo di relazionarsi con lo spazio che riequilibra anche il nostro modo di fare turismo.