Nell’era in cui l’economia mondiale è sempre più basata sui big data si rende necessaria una figura professionale capace di difendere i dati personali da attacchi informatici.
Non è fantascienza, bensì, numeri alla mano, una costosa realtà.
Basti pensare che solo nel nostro Paese, lo scorso anno, i costi dovuti al cyber crime ammontavano a 10 miliardi di euro. Cifre importanti, determinate non solo dalla perdita in termini pecuniari, ma anche di reputazione e competitività aziendale.
Per queste ragioni la normativa europea, il GDPR, General Data Protection Regulation, ha stabilito che entro il 25 maggio 2018 – pena sanzioni amministrative fino a un massimo di 20 milioni di euro – aziende e professionisti, sia pubblici che privati, dovranno nominare un proprio Responsabile Protezione Dati – anche detto DPO, Data Protection Officer.
La normativa comunitaria in altre parole, per garantire una maggiore sicurezza a livello informatico in tutti e 27 gli Stati membri, ha deciso di introdurre una nuova figura professionale, un esperto che deve essere in grado di fornire consulenza al management aziendale circa le prescrizioni della legge in materia di protezione dei dati personali, sorvegliando poi sulla sua corretta applicazione e fungendo da punto di contatto con l’Autorità per la privacy e con gli interessati.
Questi i tratti del DPO, che sarà quindi incaricato di predisporre un registro delle attività di trattamento dei dati personali svolte sotto la propria responsabilità, metterà in atto misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, notificherà le eventuali violazioni alle autorità di controllo e all’interessato ed effettuerà le valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati.
Ogni azienda potrà scegliere se nominare come responsabile della protezione dati un dipendente o un consulente esterno. In ogni caso quella del DPO sarà sempre più una figura strategica, con opportunità di carriera interessanti non solo nel breve periodo, e con percorsi formativi e professionali multidisciplinari.
Per diventare DPO è necessario maturare competenze giuridiche e informatiche, oltre che di risk management e di analisi dei processi, frequentando appositi percorsi formativi.
Fondazione Campus propone un corso di 80 ore in formula weekend con l’obiettivo di formare consulenti e referenti Privacy di aziende operanti nel settore pubblico o privato fornendo loro le conoscenze teoriche e pratiche in materia di protezione dei dati personali e sicurezza.
I docenti del corso sono avvocati, ingegneri, criminologi ed esperti di cyber security.
Per maggiori informazioni abbiamo organizzato una giornata di presentazione: l’incontro “Data Protection Officer – Difendersi dal Cyber Crime” si terrà giovedì 5 aprile alle ore 15.30, presso la nostra sede in Via del Seminario 790 Monte San Quirico Lucca. Per questioni logistiche è necessario prenotarsi inviando una e-mail a management@fondazionecampus.it o telefonando al numero 0583 333420.