Con l’apertura di Chiantissimo al pubblico il paesaggio si presenta come una superficie incisa, una mappa o un testo, attraverso cui è possibile leggere le peculiari implicazioni storiche, politiche e sociali del territorio. “I progetti realizzati – spiega il curatore Davide Sarchioni – andranno a modificare ulteriormente il paesaggio culturale del Chianti connotandolo di nuovi segni significanti che si inseriscono dialetticamente nei contesti per cui sono stati concepiti, implementando al contempo la collezione di arte pubblica già presente”. Oltre alle opere in situ, Chiantissimo propone un itinerario di opere scelte degli artisti invitati, dal titolo Chiantissimo 2022. Il Paesaggio culturale, che saranno esposte lungo il corso delle tre Tappe in diversi luoghi e contesti di particolare rilevanza storica-artistica e paesaggistica disseminati tra San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle.
Il Chianti, con le pagine di vita dinamica e autentica che ogni giorno scrivono le comunità residenti e le risorse che lo identificano, sotto il profilo naturalistico e storico-architettonico – dichiarano i sindaci Roberto Ciappi, Paolo Sottani e David Baroncelli – “offre un patrimonio culturale mai fermo e uguale a se stesso in cui è possibile incastonare visioni e riflessioni sempre nuove, immergersi in un’esperienza profonda che si nutre delle sollecitazioni espressive contemporanee. Gli artisti di Chiantissimo 2022 sono chiamati ad elaborare progetti specifici legati ai siti e ai luoghi esplorati e conosciuti precedentemente creando una nuova idea di paesaggio culturale che nasce dall’incontro tra ambiente e arte, tra natura e rivisitazione espressiva da mettere in rete in forma materiale e immateriale con il tessuto sociale e ambientale del Chianti”.
Nella prima tappa, che si protrarrà fino ai primi di luglio, sono 6 complessivamente gli artisti che interverranno nei tre comuni del Chianti. Tre di loro realizzano interventi di arte pubblica in quanto autori e autrici di site specific per il territorio. Si tratta di Gabriella Ciancimino, Flavio Favelli e Numero Cromatico i cui segni artistici sono stati elaborati per San Casciano Val di Pesa. Vincenzo Marsiglia a San Casciano, Valentina Palazzari a Barberino Tavarnelle e Thomas Lange a Greve in Chianti firmano percorsi espositivi accolti dagli spazi culturali esistenti. “Abbiamo lavorato con alcuni degli esponenti più rappresentativi del panorama artistico internazionale, differenti per generazione, linguaggi e provenienza – dichiara il curatore Davide Sarchioni – li abbiamo invitati a confrontarsi con i luoghi chiave di un territorio iconico e celebre in tutto il mondo, trasformato in Contenitore di Arte Contemporanea, la nostra finalità è quella di attivare nuove sollecitazioni visive e innescare dialoghi inediti tra storia, architettura e paesaggio”.
Nella seconda tappa, che si snoderà a partire dal mese di luglio, gli interventi andranno a rileggere in chiave artistica alcuni dei luoghi emblema del Chianti e nello specifico la Torre del Chianti a San Casciano in Val di Pesa, la pieve romanica di Sant’Appiano e l’Antiquarium di Barberino Tavarnelle con la partecipazione di un nuovo gruppo di artisti. La terza tappa, in programma alla fine di settembre, è costituita dalla prima edizione di Chiantissimo Prize, che individuerà l’opera, tra quelle presenti nel contenitore d’arte 2022, maggiormente in sintonia con le caratteristiche del sito in cui è stata collocata. L’opera, che sarà decretata vincitrice del premio dopo essere stata valutata da una commissione di esperti, entrerà a far parte della nascente collezione d’arte contemporanea del Comune di San Casciano in Val di Pesa.