Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge che disciplina l’oleoturismo e l’ospitalità agrituristica per adeguare la normativa regionale alle disposizioni nazionali che estendono all’oleoturismo quanto già previsto per l’enoturismo. Come ha spiegato illustrando l’atto la Presidente della Commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti: “Si interviene al fine di tener conto di specifiche esigenze emerse per l’ospitalità in camere e unità abitative indipendenti, per favorire l’accoglienza di nuclei familiari, per lo svolgimento degli eventi promozionali e per le attività sociali e di servizio per le comunità locali”.
Coldiretti Toscana spiega: “La legge sull’oleoturismo e sull’ospitalità agrituristica è la strada giusta per rendere il turismo rurale della nostra regione ancora più forte e multifunzionale”. L’oleoturismo è destinato ad imprimere una nuova spinta all’accoglienza rurale toscana consentendo di aprire frantoi e oliveti al pubblico esattamente come già accade per cantine e vigneti con l’enoturismo. “È una grande opportunità in una regione che può vantare ben quattro produzioni a denominazione di origine protetta DOP ed una IGP che valorizza le tante straordinarie varietà territoriali. Nella nostra regione ogni azienda, piccola o grande che sia, produce extravergine di grande qualità. Il turismo enogastronomico è la principale motivazione di viaggio e questo la dice lunga sull’importanza di diversificare ed adeguare l’accoglienza rurale alle nuove frontiere del turismo nell’era post-Covid”.
L’Italia, dopo la Spagna, è il secondo produttore di olio di oliva sia in Europa che nel mondo. La produzione nazionale annua media di oltre 464mila tonnellate, due terzi dei quali di olio extra vergine. Sempre più turisti sono attratti dall’opportunità di visitare frantoi, conoscere la cultura olivicola e visitare i territori che storicamente ne sviluppano le produzioni. Un turismo che viaggia alla scoperta di piatti e sapori, di ricette, ma anche dei luoghi e delle storie della cultura enogastronomica. E la Toscana vanta in questo senso importanti produzioni che hanno portato anche alla definizione di alcune vere e proprio strade dell’olio come la Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico, la Strada del Vino e dell’Olio Lucca, Montecarlo e Versilia, la Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano, la Strada dell’Olio dei Monti Pisani e la Strada dell’Olio – Borghi e Castelli della Valdinievole. Itinerari che attraversano l’inconfondibile paesaggio della Toscana, dai boschi al mare, dalle colline ai borghi storici, passando tra castelli, palazzi, opere d’arte e una natura mantenuta viva nel tempo dalla dedizione degli agricoltori.