Sono circa 350 i milioni di euro di mancati introiti registrati dalle strutture agrituristiche della Toscana per l’assenza forzata dei turisti stranieri, bloccati dalla pandemia. Le stime sono di Coldiretti Toscana e Terranostra Toscana: “Con l’allentamento della stretta-Covid e gli spiragli di tregua in Ucraina la partenza della stagione turistica di primavera, scandita dal prossimo ponte pasquale e dal 24 aprile, saranno il primo vero test della nuova ripartenza. Ci aspettiamo, anche grazie al progressivo abbandono delle misure di prevenzione, il ritorno graduale dei turisti stranieri che sono molto importanti per il turismo, per le nostre città d’arte e per i nostri borghi”.
Una parte di queste perdite è però stata compensata dalla scoperta e riscoperta, da parte dei turisti italiani, delle nostre campagne. Il 2021 è infatti stato l’anno del turismo di prossimità con il record di presenze nelle strutture agrituristiche toscane di cittadini italiani, circa 1,8 milioni, 400 mila in più rispetto al periodo pre-Covid. “Un’opportunità per le 25 mila strutture agrituristiche presenti in Italia dove si lavora sia per l’accoglienza degli ospiti che per quella di chi vuole trascorrere una giornata in campagna, magari approfittando della cucina dei cuochi contadini o delle pietanza da asporto”. I ponti di Pasqua e primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico: l’Italia è, infatti, leader mondiale nel turismo rurale e può contare su 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola negli agriturismi presenti lungo tutta la Penisola.
Tra le nuove forme di agriturismo, prendono piede le modalità esperienziali come il glamping, le case sugli alberi o l’alloggio in botti. Notti sotto le stelle, immersi nella natura ma con ogni comfort: è questo il glamping, quel “glamour camping” che sta diffondendosi tra coloro che amano le vacanze informali e all’aria aperta senza rinunciare al lusso di qualche comodità. La clientela dei glamping è giovane, moderna, desiderosa di vivere nuove esperienze per poi raccontarle sui social. Spazio, allora a yurte, scuolabus originali degli anni 50, tende tepee e bubble room: alloggi originali ma soprattutto glamour. E il glamping è anche un’esperienza: idromassaggio, yoga, saune, degustazioni e servizi all’aria aperta.
La Toscana è stata tra le prime regioni a intuire le potenzialità del glamping in aziende agricole, dal mare alla montagna fino al Chianti e alla Maremma dove si può dormire sospesi sugli alberi come dentro van vintage convertiti in eco-mobile home arredate con materiali sostenibili, in tende con eco materiali tra le dune di Capalbio o in vere e proprie bolle trasparenti immerse nella natura.