#IoSonoCampus ha intervistato Simone Gullà, Receptionist al Red Level del Gran Meliá Palacio de Isora a Tenerife. Italiano di origini etiopi, cittadino del mondo e poliglotta, parla cinque lingue e sta studiando la sesta, Simone ha vissuto in Etiopia, Spagna e Repubblica Dominicana. “Mi piace vivere realtà diverse e sono curioso di conoscere il mondo con le sue culture uniche” racconta di sé. Lo studio presso Fondazione Campus gli ha dato la possibilità di realizzare la sua curiosità e il suo spirito d’iniziativa, facendoli diventare competenze essenziali nel suo lavoro nel settore alberghiero. Con una citazione di Anita Desai nel cuore: “Wherever you go becomes a part of you somehow.”
Puoi descrivere il tuo attuale lavoro?
Attualmente lavoro in Reception al Red Level del Gran Meliá Palacio de Isora a Tenerife.
Red Level è un servizio esclusivo per soli adulti dove ogni camera è curata al minimo dettaglio, offrendo sempre un ambiente personalizzato per la propria completa soddisfazione. Include dettagli di lusso e un servizio maggiordomo.
Le mie funzioni quotidiane sono:
– Assegnazione delle camere, Check-In e Check-Out, preparare gli arrivi e le partenze attraverso il sistema Opera Micros;
– Utilizzare i sistemi operativi Sirius e Meliá Switch per attribuire punti Meliá;
– Esaminare, analizzare e rispondere i feedback dei clienti e fornire una direzione strategica per migliorare continuamente la valutazione complessiva;
– Promuovere le destinazioni più intriganti dell’isola di Tenerife;
– Affrontare e risolvere i problemi con una soluzione adeguata.
Assieme a tutta la squadra del Front Office, la nostra missione principale è quella di garantire la soddisfazione dei clienti rispondendo alle loro esigenze e anticipando le loro richieste.
Puoi raccontare gli inizi della tua attività?
La mia avventura al Gran Meliá Palacio de Isora iniziò nel 2016 grazie alla squadra del Career Service del Campus, che mi ha offerto la possibilità di svolgere uno stage di sei mesi, inizialmente nel Food and Beverage e successivamente nel Guest Experience. Concluso il mio tirocinio e soddisfatti del mio operato, mi offrirono una posizione come Guest Experience Agent. Purtroppo dovetti rinunciare, per tornare a Lucca per la Laurea, nel dicembre 2016. Nel frattempo, mi contattarono dal Club Med Punta Cana offrendomi una posizione come Public Relations e così, due settimane dopo la laurea, mi trasferii nei Caraibi. Trascorsi tre mesi, il Manager del Guest Experience del Gran Meliá Palacio de Isora mi contattò proponendomi di tornare e, come potete immaginare, con entusiasmo accettai l’offerta per proseguire la mia esperienza a Tenerife.
Col passare del tempo ho acquisito maggiori funzioni nel reparto Guest Experience diventando Hotel Ambassador, fino a che nel 2019 mi offrirono una posizione in Reception nel Red Level. Ero molto entusiasta di questa offerta perché mi considero una persona sempre alla ricerca di nuove opportunità che mi consentano di continuare a migliorare le mie capacità e di affrontare nuove sfide professionali.
Qual è stata la decisione lavorativa più importante della tua vita?
Nei miei quattro anni lavorativi ho preso qualche decisione importante. Credo che la più difficile sia stata nel 2017.
Come ho già raccontato, a seguito della mia laurea trovai una posizione al Club Med Punta Cana come Public Relations. Quando fui ricontattato dal Gran Meliá Palacio de Isora per ritornare al mio lavoro precedente, decidere di lasciare la Repubblica Domenicana non fu facile. In primo luogo, i miei superiori erano soddisfatti del mio percorso ed ero diventato un punto di riferimento per la clientela italiana come per quella dei parlanti spagnoli (nonostante mi trovassi in un paese latino, la maggior parte degli incarichi a livello di Front Office erano intrapresi da stranieri). Sapevo inoltre che questa scelta avrebbe cambiato completamente il mio percorso lavorativo: le funzioni svolte a Tenerife rappresentavano per me una grande sfida professionale, in quanto il Gran Meliá Palacio de Isora è un resort di lusso, dove ogni minimo dettaglio dev’essere semplicemente alla perfezione.
Il valore dell’esperienza formativa per comprendere le dinamiche e lo sviluppo del tuo lavoro.
Fondazione Campus mi ha dato la possibilità di conoscere il mondo alberghiero, e sono fiero di esserne parte anche grazie alla possibilità di applicare le conoscenze teoriche che ho acquisito. La formazione è infatti il primo passo per poter svolgere le funzioni quotidiane che incontriamo nel lavoro. Soltanto dominando le funzioni e comprendendo le dinamiche quotidiane possiamo sviluppare le nostre conoscenze lavorative.
Sicuramente ci vogliono pazienza e dedizione, dobbiamo stimolare la nostra curiosità e soprattutto avere tanta voglia di imparare. Dobbiamo vedere oltre l’orizzonte e superare ogni limite. Credo che tra i motivi per cui ho attirato l’attenzione dei miei superiori ci siano state le mie iniziative e la mia voglia di introdurre cambiamenti per migliorare il dipartimento in cui lavoro, come per esempio creare nuovi procedimenti per rendere l’attività quotidiana più efficiente.
In questi anni, uno dei valori più importanti che ho acquisito lavorando nel mondo alberghiero è l’empatia, un elemento fondamentale sia per poter creare un legame con il cliente ed avere un atteggiamento positivo per poter sempre soddisfare le sue richieste, sia per creare una buona armonia fra colleghi di lavoro.
Un consiglio concreto per gli studenti del Campus.
Il consiglio che posso dare è quello di viaggiare per scoprire e vivere culture diverse. Trovare il coraggio di andare fuori dalla nostra zona “comfort”: è questo che ci permette di crescere a livello professionale e personale.
Il mondo del lavoro può presentarsi con vari ostacoli, possiamo incontrare un superiore che non ci valuta pienamente oppure un’alta competitività fra colleghi di lavoro. Per superare tali difficoltà, dobbiamo mettere in gioco il nostro entusiasmo assieme alla nostra ambizione, che insieme ci permettono di raggiungere l’obiettivo che abbiamo in mente. Inoltre, considero fondamentali fattori come l’umiltà e la disponibilità verso gli altri.
Senza dimenticare di imparare molte lingue, perché questo prepara a cogliere il massimo delle opportunità possibili.
Le prospettive di sviluppo del settore del turismo nei prossimi dieci anni: come sta cambiando, come occorre aggiornarsi, quali competenze serviranno.
Senza dubbio il turismo è uno dei settori che in assoluto ha subito le maggiori ripercussioni a causa dell’emergenza sanitaria provocata dall’epidemia COVID-19.
Vivendo in questo periodo storico complicato, è difficile fare previsioni su quali possano essere le prospettive di sviluppo nel nostro settore: da una parte ci dovranno sicuramente essere innovazioni dal punto di vista dell’offerta tramite l’ideazione di nuovi modelli di fruizioni del prodotto esistente, e dall’altra, bisogna avere fiducia nel sistema che, tramite la definizione di un protocollo sanitario adeguato agli standard internazionali, possa garantire un’offerta di servizi capace di tutelare sempre la salute del viaggiatore.
Per esempio, Meliá Hotels International e Bureau Veritas, società leader in test, ispezione e certificazione, hanno firmato un accordo internazionale per la certificazione Global Safe Site, basata sul programma Stay Safe with Meliá per il rispetto delle misure preventive di sicurezza e l’igiene che gli stabilimenti devono effettuare a causa della pandemia COVID-19.
La certificazione ha lo scopo di confermare che Meliá Hotels International ha implementato con successo questi standard di sicurezza e protocolli di igiene e disinfezione nei propri hotel.
Vi menzionerò alcune novità introdotte dal programma Stay Safe with Meliá:
– Informare il cliente della messa in vigore dei protocolli stabiliti;
– Adozione di misure di sicurezza a livello sanitario e di igiene: l’inserimento di tappetti sanificanti, buffet con servizio al tavolo, distribuzione del flusso dei clienti mediante prenotazioni nei vari punti del hotel, eliminazione di amenities non essenziali;
– Implementazione della digitalizzazione per divulgare l’informazione del resort, ad esempio le escursioni sono acquistabili direttamente dal cliente mediante strumenti tecnologici o dall’App Meliá;
– Maggiore flessibilità delle politiche di cancellazione permettendo di andare incontro alle esigenze dei clienti;
– Sempre maggiore sostenibilità nella gestione e nell’offerta, sia per quanto riguarda i consumi (per esempio, riduzione dei consumi cartacei) sia con una proposta che evita fenomeni di over tourism
La compagnia Meliá Hotels International, a seguito dell’introduzione di questi tre pilastri essenziali, igiene, digitalizzazione e sostenibilità, è riuscita a continuare a regalare ai propri clienti una vacanza esclusiva e sicura.