Secondo l’indagine Italia, Paese di cammini 2022 di Terre di Mezzo, nel 2021 80mila italiani si sono messi in viaggio su 79 cammini storici, con oltre 50mila credenziali rilasciate rispetto alle 38mila del 2020.
“La voglia di ripartire degli italiani, zaino in spalla, è confermata dai dati raccolti dalla cattedrale di Santiago di Compostela, in Spagna, alla fine del Cammino più famoso d’Europa: nel 2021 hanno infatti raggiunto la meta e ritirato il Testimonium (che qui si chiama appunto Compostela) 178.912 persone e gli italiani sono stati 7.817, terza nazionalità dopo quella spagnola e portoghese”.
In tema di cammini la Toscana ne ospita diversi di grande importanza come la Via degli Dei, un percorso lungo circa 130 km che unisce Piazza Maggiore a Bologna e Piazza della Signoria a Firenze: “Il tracciato ripercorre un’antica via che i Romani utilizzavano, chiamata Flaminia Militare: lungo il percorso ci si imbatte, infatti, nei selciati romani appartenenti al 187 a.C”.
Un altro cammino suggestivo è la Via di Dante lungo gli antichi sentieri medievali che, ai tempi del Sommo Poeta, collegavano Ravenna a Firenze. Il tragitto fisico è un anello di circa 395 km tra la Romagna e la Toscana e “fa parte di quella rete di mobilità dolce e slow che costella l’Italia da nord a sud, un mezzo per la conoscenza del territorio che, perciò, può essere considerato come un itinerario culturale”. La Via degli Abati va, invece, da Bobbio a Pontremoli attraversando parte del territorio provinciale di Pavia e l’Appennino Tosco-Emiliano; il tracciato, lungo circa 190 km, più impegnativo della più nota Via Francigena, si snoda per sentieri, mulattiere, carrarecce attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 6000 metri.
E, poi, ovviamente, ecco la Via Francigena italiana che si sviluppa lungo molteplici regioni del nord e del centro Italia. “Si parte dal Colle del Gran San Bernardo, al confine tra Valle d’Aosta e Svizzera; successivamente si scende verso il Piemonte, per poi solcare la Lombardia e un breve tratto dell’Emilia Romagna, in provincia di Piacenza. Si accede poi alla Toscana attraversando il Passo della Cisa e proseguendo verso sud si arriva ad attraversare le suggestive colline della Val D’Orcia fino a valicare il confine laziale durante la tappa 37”. Senza dimenticare la Via di Francesco che ha la sua meta ad Assisi e si sviluppa tra Toscana, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna, “unendo in un unico cammino le località di tappa che conservano la memoria delle sue parole e delle gesta, sempre così attuali per l’uomo moderno. I paesaggi sui quali si posa l’occhio del pellegrino sono gli stessi che hanno rallegrato il cuore semplice di Francesco”.
La Via Romea Germanica Imperiale è una direttrice viaria utilizzata fin dall’antichità. Fa parte del Sistema delle Vie Germaniche, l’unica rotta culturale europea in Italia certificata dal Consiglio d’Europa oltre alla Via Francigena. Il braccio imperiale “inizia a Trento e, dopo 600 km, termina ad Arezzo. È un viaggio nel tempo (oltre 2000 anni caratterizzati da vicende alla base dell’Italia moderna), e nello spazio (4 Regioni e una Provincia Autonoma, in cui si incontrano spettacoli naturali e mirabilie architettoniche”. Infine, il Cammino della Linea Gotica è un percorso lungo quasi 500km che congiunge Cinquale (MS) a Montecchio (PU), per un totale di circa 145 ore di cammino: “Il Cammino tocca sia il cuore della Linea Gotica (dove furono costruite le fortificazioni e si scontrarono Tedeschi e Alleati) che i luoghi in cui donne e uomini della Resistenza, spesso sacrificando la vita, lottarono contro gli occupanti e gettarono le basi morali dell’Italia repubblicana”.